No, a parte lo scherzo, lo so, la mia assenza dal blog in questi giorni è stata incresciosa, anzi, imperdonabile. Ma, bando alle ciance, ora che sono tornata, mi accingo a recensire un libro di cui mi è stato parlato moolto moolto bene, e che morivo dalla voglia di leggere se non altro per poterne criticare i punti deboli...
Sto parlando di
"Red", dell'autrice tedesca Kerstin Gier. Diamo un'occhiata alle caratteristiche generali...
Titolo: Red
Autore: Gier Kerstin
Genere: urban fantasy
Lingua originale: tedesco
Editore italiano: Corbaccio Editore
Pagine: 329
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: € 16, 60
Formato: rilegato
Parto subito col dire che è un libro che vale la pena di leggere, se non altro perchè, nonostante si tratti di un urban fantasy, non troviamo nè vampiri, nè maghetti, nè lupi mannari (olè) tra i personaggi.
Fortunatamente, mancano anche il nemico supercattivixxximo, l'anello dai poteri miracolosi e l'eroina "quanto-sono bella-e-quanto-sono-brava".
Il libro ruota tutto intorno al tema dei viaggi nel tempo: Gwendolyn, la nostra protagonista, si ritrova infatti a possedere un "gene" che le permette di viaggiare nel passato, cosa che, in realtà, non le interessa affatto, dato che il suddetto gene doveva essere ereditato dalla cugina Charlotte, bellissima, intelligente e perfetta in tutto e per tutto.
Durante i suoi salti indietro nel tempo, Gwendolyn conoscerà personaggi oscuri, misteriosi ed intriganti, cercherà di svelare il mistero legato al furto del cronografo (una sorta di macchina del tempo), e vivrà mille mirabolanti vicende insieme al compagno di avventure Gideon, di cui scoprirà pian piano di essere innamorata.
La trama è avvincente ed accattivante, invoglia il lettore conoscere i dettagli della storia e lo lascia in molti punti col fiato sospeso. I personaggi non sono affatto degli archetipi, ma individui "pensanti" (sapete già quanto mi prema questo punto), caratterizzati chi da qualità distinte, chi un po' meno...mi spiego meglio.
Gwendolyn è una ragazza ironica, vivace e timida al punto giusto, sempre affiancata dalla simpatica amica Leslie, a mio parere il personaggio più riuscito dell'intero libro. Per quanto riguarda il bellissimo Gideon, personalmente non mi fa impazzire: credo sia più che altro una trovata commerciale, introdotta dall'autrice per far battere il cuore alle quattordicenni (cosa che, non ho dubbi, le sarà riuscita benissimo). Charlotte non mi piace per nulla, e non lo dico per il ruolo di antagonista che (poveraccia) si ritrova ad avere, quanto per la caratterizzazione SCARSISSIMA. Insomma, è un personaggio negativo, e l'abbiamo capito. Ma perchè? Perchè si comporta in un certo modo? Perché pensa, fa e dice certe cose piuttosto che altre? Nella prima parte del libro, quando crede ancora di essere lei la predestinata, la cugina è già cattivo nei confronti della protagonista, soltanto per il gusto di esserlo, e la cosa...non funziona.
Per il resto, la storia mi è piaciuta. Lo stile è abbastanza scorrevole, la narrazione dinamica, mai noiosa,e la trama è molto intrigante. Mio malgrado, non ho trovato altri punti da criticare. Lettura assolutamente consigliata.
VOTO FINALE: 7,5/10

